I milanesi sono gente di città per definizione. Ma anche se laboriosi, sono in molti a sognare l’arrivo della bella stagione per poter passare più tempo all’aria aperta. E se la tintarella va governata con criterio per evitare fastidiose scottature, l’esposizione alla luce solare si rivela fondamentale per recuperare salute fisica e mentale.
Il sole ha un impatto profondo sulla salute
Sebbene la classifica dei 10 posti al mondo in cui si è più felici comprenda quasi esclusivamente paesi nordici, uno dei fattori determinanti del benessere è la quantità di tempo in cui l’essere umano rimane esposto alla luce. Passare lunghi periodi – come quello invernale – al chiuso, può causare quella che viene chiamata Seasonal Affective Disorder (SAD), che porta tristezza, fatica ed anche depressione.
Ecco che, allora, diventa indispensabile fare il pieno di sole dall’inizio della primavera fino all’autunno inoltrato. Quando si parla di esposizione, però, è indispensabile capire che, ci sono vari fattori che influenzano il tempo ottimale di esposizione. Tra questi ricordiamo:
- l’inclinazione dei raggi solari
- il colore della pelle
- l’uso di creme solari
- la quantità di pelle esposta
Insomma, per sfruttare appieno la forza del sole e della luce, l’esposizione deve seguire alcune regole:
- i raggi del sole devono essere perpendicolari alla terra (e questo avviene solo nei dintorni dell’equatore)
- dovete essere bianchi, perché più è scuro il colore della pelle, più si allungano i tempi
- dovete esporvi almeno 15 minuti al giorno – o fino a quando la pelle è leggermente arrossata – senza utilizzare creme solari (dopo potete utilizzarla per proteggere la pelle dagli effetti secondari dell’esposizione)
- dovete avere almeno l’80% del corpo scoperto
Difficile? Beh, quando si è costretti a stare in città anche d’estate, direi di sì, ma è indispensabile fare ogni sforzo possibile per allungare i tempi in cui si sta all’aria aperta, perché la bella stagione è quella più favorevole, rispondendo meglio alle condizioni elencate sopra.
Infatti, la luce del sole non è solo un elemento indispensabile per sintetizzare la vitamina D – i cui livelli bassi possono causare depressione, ma anche un’altra serie di problematiche, tra cui l’osteoporosi, ma è un riequilibratore di tutte le funzioni vitali, in quanto regola il nostro orologio biologico e il ritmo sonno-veglia.
Quali soluzioni per le nostre latitudini?
Se la luce del sole è fondamentale per la nostra salute, esistono alcune attività che portate avanti con costanza ci permettono di contrastare gli effetti indesiderati della scarsa esposizione. Tra questi, potreste considerare:
- l’assunzione di un integratore di Vitamina D, se i vostri livelli risultano bassi durante la stagione invernale (se optate per questa via, ricordate che la vitamina D deve accompagnarsi alla vitamina K2 ed al magnesio, perché questi elementi lavorano in tandem).
- Praticate regolare esercizio fisico, possibilmente all’aria (camminata, corsa, altro).
- Non fate le ore piccole! Godetevi una serata di relax e coricatevi intorno alle 22. Può non piacerci, ma il corpo ha bisogno di regolarità per funzionare bene.
- Evitate cene pesanti e cibi processati, perché un corpo pulito corrisponde ad una mente libera.
- Curate il vostro intestino prendendo un po’ di fermenti lattici e consumando prodotti fermentati. L’intestino, infatti produce più serotonina del cervello!
- Incrementate i livelli di Omega 3 nella vostra dieta, perché è uno degli elementi che fanno funzionare bene il cervello e aiutano nei momenti di umore nero.
Non siete ancora convinti? Volete sapere come fanno nei paesi nordici? Beh, c’è un nome per questo…hygge!
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