La Fondazione Prada ha organizzato nella meravigliosa cornice dell’Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la mostra “Surrogati. Un amore ideale” che sarà disponibile fino al 22 luglio 2019. La mostra è un evento immancabile per tutti gli amanti della fotografia contemporanea, ma anche semplicemente per coloro che vogliono scoprire nuovi aspetti della società in cui viviamo.
In esposizione sono presenti 42 opere realizzate da due fotografe americane Jamie Diamond (Brooklyn, USA, 1983) ed Elena Dorfman (Boston, USA, 1965). Sono opere che hanno come obiettivo l’esplorazione dell’amore familiare, dell’amore quindi verso un compagno, ma anche verso un figlio, un amore che però non ha nella controparte una persona in carne ed ossa, bensì una figura inanimata, artificiale.
Entrando un po’ più nello specifico, sono presenti in esposizione i due lavori
“Forever Mothers” (2012-2018) e “Nine Months of Reborning” (2014) di Jamie Diamond. Attraverso queste immagini è possibile andare alla scoperta della comunità Reborners. Sono artiste autodidatte che hanno deciso di dare vita a bambole con aspetto realistico che possano sostituire un figlio, in modo da soddisfare il desiderio di maternità di alcune donne. Sempre di Jamie Diamond è presente anche il lavoro “I Promise to be a Good Mother” (2007-2012), dove la stessa artista veste i panni di una madre insieme alla bambola reborn Annabelle. Questo lavoro è stato realizzato seguendo un diario che Jamie teneva da bambina e rappresenta quindi il rapporto che lei aveva con sua madre. Allo stesso tempo però mette in luce anche gli stereotipi sociali e alcune convenzioni tipiche della nostra epoca contemporanea.
È presente poi in esposizione il lavoro “Still Lovers” (2001-04) di Elena Dorfman. Le protagoniste delle immagini sono in questo caso delle bambole erotiche realizzate con lineamenti iper realistici e a grandezza naturale, con cui molte persone oggi scelgono di dividere e condividere la propria quotidianità. Le immagini consentono di andare alla scoperta della tipologia di legame che può crearsi tra gli esseri umani e queste bambole e fanno riflettere sul modo in cui un oggetto possa riuscire a sostituire un essere umano. Sono immagini che mostrano intimità, amore e che costringono l’osservatore a cambiare prospettiva su un argomento che di solito è considerato come una mera devianza sessuale.
Si tratta senza dubbio di una mostra forte, potente, che costringe alle riflessione e all’introspezione e che offre spunti di riflessione molto interessanti, a nostro avviso proprio per questo motivo assolutamente da vedere. Vi ricordiamo che l’osservatorio della Fondazione Prada può essere visitato tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 14.00 alle 20.00 durante la settimana e dalle 11.00 alle 20.00 il sabato e la domenica. È possibile scegliere di acquistare solo il biglietto per la mostra oppure di visitare anche la Fondazione Prada. Sono previste riduzioni e l’ingresso è gratuito per i giovani al di sotto dei 18 anni, per gli over 65 e per i disabili.
Vi consigliamo caldamente di visitare il sito internet ufficiale della Fondazione Prada http://www.fondazioneprada.org per avere informazioni su tutte le mostre e i progetti che sono stati attivati per il 2019 e per quelli che avranno luogo il prossimo anno.