Karin Ann: l’obiettivo col singolo “Looking at porn” è fare luce sul problema dell’odio online

Gli idoli delle nuove generazioni sono sempre più attenti ai temi sociali. Un esempio? Karin Ann che con il singolo “Looking at porn” vuole portare alla luce una vera e propria piaga della nostra società contemporanea, l’odio che dilaga online. Sì, l’odio online deve essere considerato una piaga, esattamente come lo è il bullismo che oggi si è trasformato in cyberbullismo, esattamente come lo sono la violenza, la discriminazione.

L’odio online è un fenomeno piuttosto recente, ma la sua diffusione è sempre più capillare, specie da quando i social network sono entrati a pieno titolo nella nostra quotidianità. È un odio che può colpire chiunque, soprattutto coloro che online decidono di mostrare il loro vero carattere e cercare di far valere idee ed opinioni. È un odio violento, distruttivo, che può comportare problemi psicologici davvero molto gravi a chi lo subisce. Questo fenomeno spesso implica un conflitto generazionale. I messaggi di odio cioè sono scritti da persone di mezza età, o anche più grandi, indirizzati a giovanissimi, a quella che tutti siamo abituati a chiamare Generazione Z, i nati quindi tra il 1997 e il 2012.

Karin Ann, che fa parte a pieno titolo di questa generazione dato che ha 19 anni, ha subito odio sui social network. È stata una pessima esperienza da cui è nato però questo meraviglioso brano che sta per uscire su tutte le piattaforme digitali. L’uscita nello specifico è prevista per il 25 febbraio.

Il singolo “Looking at porn” prodotto niente meno che da Matt Schwartz

Il singolo “Looking at porn” vuole essere un messaggio quindi per tutti gli haters di Karin Ann, a cui l’artista si rivolge senza rabbia, ma con una buona dose di satira. Gli haters da questa canzone non ne escono di certo vincitori, vengono infatti ridicolizzati alla perfezione. Dopo aver ascoltato il brano, questi haters appaiono come persone di cui avere pena, non come persone con cui arrabbiarsi. Perdono tutto il loro valore e quei messaggi a cui si era dato tanto peso diventano vuoti, privi di senso, brutte parole da lasciarsi alle spalle senza alcun tipo di remora. Il singolo è allo stesso tempo un messaggio per tutti coloro che hanno subito o stanno subendo odio online. Vuole essere un monito a non lasciarsi abbattere, a reagire, non con rabbia appunto, ma ridendo di quei messaggi, di quei giudizi privi di spessore.

Il brano è prodotto da Matt Schwartz che ha partecipato anche alla messa a punto sia del brano che delle musiche. Matt è un professionista di fama internazionale e Karin si è detta orgogliosa di aver avuto la possibilità di lavorare al suo fianco. Grande paroliere, è descritto da Karin come capace di portare alla luce ogni lato della personalità di un artista, anche quei lati che gli artisti spesso tendono a non mostrare, per paura o vergogna.

Ci sono grandi aspettative per il nuovo brano di Karin Ann

Karin Ann è una cantante dalle mille risorse, ricca di forza e determinazione, con uno stile tra il pop e l’indie, ma caratterizzato da tratti rock. Ha talento, su questo non ci sono dubbi. Inoltre ha molto da dire e raccontare. I suoi testi infatti trattano tutti di argomenti di attualità piuttosto complessi. Si parla infatti di salute mentale, degli amori che con il passare del tempo si trasformano in legami tossici, di vita e gioia, di diritti civili, specie delle minoranze e della comunità LGBT. Non solo un’artista insomma, ma un’attivista a tutti gli effetti. I suoi brani sono impegnati, anche per questo motivo meritano senza alcun dubbio di essere ascoltati, anche per questo motivo ci sono molte aspettative su questa giovane cantante. L’ultimo brano, “We’re friends, right?”, è riuscito ad arrivare nel giro di qualche settimana appena a quasi 800mila stream su Spotify. Il nuovo singolo arriverà ad un simile obiettivo? Chissà, forse potrebbe persino superare questo traguardo.