Chissà cosa potrebbe raccontarci Villa Necchi Campiglio se potesse parlare

La bella Nedda Necchi era di un’eleganza squisita. Ogni accessorio era scelto con la massima cura e si coordinava perfettamente con l’abbigliamento.

Nedda Necchi si trasferì a Milano nel 1935, insieme alla sorella Gigina e al di lei marito Angelo Campiglio. La loro dimora è la celebre e bellissima Villa Necchi Campiglio, oggi  patrimonio del FAI.

La villa fu progettata dall’architetto Piero Portaluppi. La costruzione è da considerarsi molto moderna e all’avanguardia per l’epoca, pur conservando il ricordo della campagna nel giardino protetto dove il tempo sembra essersi fermato.

La villa fu abbandonata durante la guerra quando fu adibita a comando della Repubblica di Salò.

Passata la guerra, i Necchi-Campiglio ripresero la villa e la loro vita di sempre. Intanto, Milano si ingrandiva, si trasformava, mentre Villa Necchi Campiglio si manteneva fedele a sé stessa: porto sicuro e tranquillo, ma non per questo estraneo all’evoluzione della città in cui era inserita. 

Nel 2001 Villa Necchi Campiglio fu donata da Nedda e Gigina Necchi al FAI, allo scopo di rendere la villa un luogo vivibile e frequentabile, attraverso gli eventi organizzati e gestiti dal Fondo. Ed in effetti, il FAI adempie perfettamente alla volontà delle due sorelle, garantendo la conservazione di questo patrimonio con la stessa dedizione che Nedda e Gigina dedicavano alla scelta degli accessori e degli abiti che vestivano che, in parte, sono esposti nell’elegante guardaroba della villa, al primo piano.

Villa Necchi Campiglio sorge nel cuore di via Mozart, una via centrale di Milano che presenta i tipici scorci delle vecchie strade milanesi, con aree di verde che custodiscono le storie di un tempo.

La Villa merita una visita non solo per poter ammirare il suo stile déco anni ’30, ma anche per le collezioni d’arte in essa custodite. Parola de #labiografadelweb!

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