Non sono un mostro è un affascinante thriller di Carme Chaparro

Buon 2018 di letture!

Se siete genitori, dovrete fare uno sforzo per allontanare da voi lo spettro della paura: vedersi sottrare il proprio figlio in un centro commerciale per un secondo di umana distrazione fa crescere in modo esponenziale il terrore che, inconsciamente, tutti coltiviamo in merito ai nostri bambini.

Quando poi le sparizioni si moltiplicano a distanza di tempo, c’è di che mettere in allarme un’intera nazione.

Durante la lettura di Non sono un mostro di Carme Chaparro, edito da SEM – di cui sono una fan sfegatata – ho dovuto ricordarmi più volte che si trattava di fiction, anche se…

Come ho già detto altrove io non amo i thriller e l’idea di leggerne uno mi ha messo in agitazione per qualche giorno. Ma, la mia amica Valentina ci teneva e, dunque, ho vinto la mia resistenza.

Non sono un mostro è il primo, acclamato romanzo – vincitore tra l’altro del “Premio Primavera de Novela” – di Carme Chaparro, giornalista e anchorwoman in programmi televisivi e radiofonici spagnoli dedicati all’informazione.

I personaggi principali non hanno un attimo per tirare il fiato in un susseguirsi di colpi di scena che portano Ana Arén, ispettore di polizia, a scoprire il “mostro”.

Un mostro così vicino a lei da essere insospettabile, quasi invisibile.

In Non sono un mostro, il tema scottante e sempre attuale relativo all’infanzia “rubata”, si intreccia con quello, più subdolo e altrettanto contemporaneo, di adulti capaci di violare la fiducia di un bambino per procurarsi un attimo di “ispirata” notorietà.

Prede e predatori si confondono, si mischiano, ma – alla fine – emergono in tratti precisi che non lasciano dubbi circa cosa è bene e cosa no.

Buona lettura!