Suggerimenti di un campione per iniziare la settimana con grinta!

Vivere per vivere, o vivere per fare la differenza? Io scelgo la seconda. E voi?

Dato che è più facile a dirsi che a farsi, prendiamo un esempio che ha profondamente cambiato la storia dello sport.

Roger Bannister, campione di distinzione

Prima del 6 maggio 1954, si pensava che correre 1 miglio al di sotto dei 4 minuti fosse una cosa, non solo impossibile, ma addirittura letale. Un pregiudizio che impediva ad un intero mondo, quello della corsa, di progredire.

Roger Bannister, classe 1929, la pensava diversamente.

Da atleta dilettante (la sua meta era la laurea in medicina), dopo essersi sottoposto ad un allenamento durissimo sulle colline scozzesi  per aumentare la propria forza e resistenza, copre un miglio in 3’59”4. La folla è in visibilio perché Roger Bannister ha fissato il nuovo record…del mondo

Anche noi come Roger Bannister

Che fare? No, non dobbiamo trasferirci in Scozia per sottoporci ad un allenamento da spaccalegna!

Ma, ascoltatemi bene, perché se vogliamo fare la differenza nella nostra vita, è proprio qui ed ora che dobbiamo stabilire il nostro record personale.

Vediamo cosa dice Roger Bannister in proposito:

  1. Solo per il fatto che qualcuno dice che qualcosa è impossibile, non significa che tu non possa farlo.
  2. E’ il cervello, non i polmoni o il cuore, che gioca un ruolo critico nel raggiungimento di un obiettivo.
  3. Lo spirito umano è indomabile: ci sarà sempre un buon momento per fissare un nuovo record.
  4. La performance è il risultato di concentrazione e volontà.
  5. Solo coloro che superano sé stessi, possono vincere le battaglie.

Si racconta che Roger Bannister, nei mesi precedenti la competizione, visualizzasse sé stesso tagliare il traguardo. L’orologio che vedeva nella sua mente segnava 3’59”. E così è stato.

Inoltre, diceva anche un’altra cosa che io trovo interessante: correre non ha nulla a che fare con il vestire abbigliamento altamente tecnologico o calzature di marca. Quelle nella foto sono le sue scarpette.

Correre, come la vita, ha a che fare con la necessità assumersi dei rischi.

La paura? Gioca un ruolo evidente in ogni competizione che si rispetti. Infatti, la cosa certa è che…

…se i tuoi sogni non ti spaventano, vuol dire che non sono grandi abbastanza.

Avanti tutta milanesi, Milanocool vi augura una settimana da leoni!

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