Un romanzo in cinque giorni per cambiare una vita
Mi è capitato più volte di prendere decisioni che agli altri parevano precipitose, ma che, in realtà, venivano da molto lontano. Mi è capitato anche di scappare, per ben due volte, abbandonando casa, marito e figli.
Ecco perché, il romanzo di Laura Calosso La stoffa delle donne mi ha toccato nell’intimo. Il senso di disperazione di Teresa, la protagonista, chiusa in una vita piatta, fatta di gesti quotidiani e di sottomissione a criteri che non rispondono alla propria anima, io l’ho provata tutta.
Senza passare dalla disperazione si è ciechi per sempre. E’ una fortuna la disperazione, è una vera fortuna perché ci conduce alle coincidenze, al cuore dell’avventura che è la vita.
Teresa è un tentativo di ricerca spasmodica della perfezione nel ruolo di moglie e madre. Purtroppo, nel confronto con l’ideale si esce perdenti e si vengono a creare legami malati con coloro con cui condividiamo la nostra vita.
E’ importante capire presto che più si è dediti, più si è invisibili agli altri. Perché per molti la dedizione è sottomissione.
Le coincidenze non hanno nulla di magico, sono solo la risposta alle invocazioni che senza neanche accorgerci lanciamo dal deserto di sconforto in cui viviamo sprofondati.
Ci si trova, dunque, di fronte ad un paradosso: da una parte Teresa-tutto-fare occupa ogni spazio della propria vita – tra lavoro e casa – e di quella altrui, fino all’esaurimento; dall’altro, famigliari e datori di lavoro non hanno la minima intenzione di essere grati di tanto lavoro. Anzi, Teresa è invisibile dentro le mura di casa, mentre, in azienda, la sua volontà viene piegata alle esigenze di un business che si fa sempre più sporco.
Come molte donne, seppur con grande dolore, Teresa trova una sola soluzione: la fuga.
Allontanarsi – quasi in trance, con le ciabatte rosse ai piedi e con pochi spiccioli in tasca – da quel luogo di disperazione che è tutta la sua vita è l’unica strada possibile.
Nello spazio di cinque giorni, Teresa cambia la sua visione, si rinnova, si riconnette con la parte più profonda di sé.
La magia non è nel mondo, è in noi, talvolta.
E’ proprio in questi momenti, quando torniamo “in noi” e ritroviamo la nostra frequenza, che facciamo l’incontro giusto, quello risolutivo che, per Teresa, ha il volto di Anish.
Milano ed Amsterdam fanno da sfondo a La stoffa delle donne, uno splendido e toccante romanzo pubblicato da SEM Libri.
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